Venosa, duro comunicato del M5S contro l’amministrazione comunale
Veramente non ci sono più parole da spendere per descrivere la situazione amministrativa del Comune di Venosa anche alla luce dell’ennesimo rimpasto di Giunta. Una situazione imbarazzante che dovrebbe far vergognare chi sostiene questa Giunta, oltre naturalmente chi la compone.
Una situazione indecorosa che si ripercuote inesorabilmente sui cittadini di Venosa costretti ad assistere ad uno spettacolo politico raccapricciante, mentre la città aspetta risposte ai problemi ed azioni programmatiche serie.
Dopo mesi di vuoto, le caselle lasciate vuote dalle dimissioni di Zullino, prima, e Tamburriello, poi, vengono riempite dal neo entrante assessore Francabandiera e dal rientro del figliol prodigo Rosati. Proprio quest’ultimo, in passato era stato accusato dal Sindaco di poca collaborazione con la maggioranza e per questo era stato defenestrato. Uno scontro violento a colpi di manifesti seguì alla revoca dell’incarico all’assessore Rosati, e rimane alla storia il manifesto pubblicato dal CNA dal titolo “SINDACO VERGOGNATI”.
Ma dopo questi duri attacchi, l’amore è sbocciato nuovamente il giorno di San Valentino tra il Sindaco e il suo vecchio assessore. Sarà amore eterno ? Difficile dirlo, ma conoscendo le prodezze di questa maggioranza i dubbi sono tanti.
San Valentino, si proprio lui, artefice del grande patto tra Gammone, Francabandiera e Rosati per permettere a questa sgangherata maggioranza di andare avanti nonostante le divisioni, gli odi interni, la litigiosità sempre più accentrata tra correnti e correntine.
Il patto di San Valentino ha mietuto già le sue prime vittime, le dimissioni dell’ormai ex assessore ed ex consigliere Tamburiello sono infatti il frutto evidente della sconfitta del Partito Democratico venosino costretto a sacrificare una delle sue pedine pur di garantirsi l’appoggio dei due ex dissidenti della coalizione.
Ma il patto prevedeva ben altro e gli atti portati in discussione in consiglio in questi giorni sono l’esempio lampante della cambiale che il Sindaco è costretto a pagare pur di rimanere attaccato alla poltrona di Palazzo Calvini.
Insomma, la politica ha perso e l’appello alla dignità lanciato da qualcuno è caduto nel vuoto. La poltrona è più importante di dignità e rispetto, è più importante della credibilità e della coerenza personale.
Secondo alcuni osservatori siamo arrivati all’accanimento terapeutico ai danni di una Giunta e di una maggioranza che non esiste più. In verità siamo semplicemente alla conferma di come le fusioni tra visioni politiche così differenti come quelle che hanno composto UniamoVenosa sono possibili solamente se ci si dimentica della politica e si perseguono solamente interessi personali alla ricerca di un potere effimero ed inutile.
La politica ha ceduto il passo alle ambizioni personali di chi continua a trattare Venosa senza alcun rispetto e pensa di poter giocare con il futuro di tutti noi. Dignità ed onore sono parole sconosciute a questa classe politica, ma non lo scopriamo certo oggi.
Movimento 5 Stelle Venosa