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Vertenza Conad nel Foggiano, al via i licenziamenti e contratti ridimensionati

Si è chiusa negativamente la vertenza Conad di San Severo e Macchia Sant’Angelo. Decisi 14 licenziamenti, 20 esodi volontari incentivati e un abbassamento parziale dei contratti di lavoro per chi ha avuto la fortuna di rimanere. Alla vigilia si temeva decisamente peggio (con circa 69 esuberi paventati), e a nulla sono serviti gli accordi sindacali della prima ora e la task force regionale. L’azienda Conad, che da un pò di anni a questa parte sconta cali pesanti del fatturato, sta inviando in queste ore le lettere di licenziamento.
Elio Dota, della Uil Foggia, afferma: “Nei giorni scorso abbiamo previsto una chiusura della vertenza senza contraccolpi e vittime, avevamo scritto un testo di ingegneria sindacale, purtroppo le sirene di un movimento politico (il riferimento è ai 5 Stelle) e l’egoismo personale dei lavoratori hanno prevalso. Capisco la rabbia dei lavoratori, ma se avessimo applicato la solidarietà tra lavoratori prevista dal nostro accordo, a quest’ora sarebbero tutti dentro. Abbiamo cercato di azzerare i licenziamenti  percorrendo tre direttrici: la prima, agganciarci piuttosto che agli esuberi in termini di unità, al monte ore; tutti i lavoratori avrebbero dovuto ridursi parzialmente e temporaneamente l’orario di lavoro e avevamo sollecitato adesioni volontarie incentivate all’esodo”.
Il motivo degli esuberi sarebbe nelle superfici discount che sono aumentate sul territorio, con l’erosione del fatturato diventata una costante negli ultimi anni, tant’è i lavoratori vengon fuori già da cinque anni di solidarietà aziendale. L’ultima proroga scadeva il 30 settembre 2018; una volta finiti gli ammortizzatori sociali, si è materializzato lo spettro del licenziamento: 33 esuberi su 78 dipendenti a San Severo; 36 esuberi su 74 dipendenti a Macchia.

 

 

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