Vertenza Cotrab, Fit-Cisl Basilicata attacca il neo presidente della società di trasporti
“Sono inaccettabili e stucchevoli le dichiarazioni fatte dal nuovo Presidente del Cotrab e dei componenti del Consiglio Direttivo del medesimo Consorzio, dichiarazioni che siamo stati costretti a sentire nel corso di tutto l’incontro del 18 Settembre scorso a seguito della richiesta della Fit-Cisl riguardante le procedure di raffreddamento e di conciliazione”. Lo ha dichiarato, in una nota, la segreteria regionale della Fit-Cisl di Basilicata.
“È irresponsabile lasciare i lavoratori senza salario per oltre 60 giorni, e mostrare arroganza e menefreghismo circa le sollecitazioni che la Fit ha messo in campo per soddisfare soprattutto l’immediato pagamento del salario di Agosto ed a pochi giorni della maturazione, anche di quello di Settembre. A riguardo, siamo stati costretti ad invocate le procedure di raffreddamento per comprendere le motivazioni dell’evidente fallimento del Consorzio che nonostante abbia comunicato il rinnovato organo consortile si ha tutta l’impressione che la musica non è cambiata affatto, – prosegue il comunicato – anzi, si ha la certezza del peggioramento etico e relazionale con l’attuale compagine consortile, che a due minuti dal rinnovamento degli organi ha pensato bene di diramare un comunicato dove annunciava il mancato pagamento dei lavoratori, di quale rinnovamento parlano questi signori? È paradossale – prosegue la Fit – che davanti alle comunicazioni dell’Assessore/sindacalista Merra di questi giorni, vale a dire di avere provveduto all’appostamento delle somme relative al terzo trimestre 2020 già disponibili presso le tesorerie delle due Amministrazioni Provinciali, non vi siano strumenti amministrativi che possano direzionare i fondi verso il Consorzio per poter adempiere prioritariamente al pagamento degli stipendi dei lavoratori. Certo, sarebbe stato comprensibile, un mancato pagamento, come d’altronde è già accaduto per alcune decine di volte nel corso di questi anni, che la mancanza di risorse nelle casse degli Enti di riferimento non consentiva il soddisfacimento delle richieste di pagamento da parte del Consorzio e quindi dei lavoratori. Ma è insopportabile – ribadisce il sindacato- apprendere che ci sono le risorse e nessuno può consentirne il trasferimento al Consorzio, che per bocca del suo Presidente, ha un credito maturato per tutta una serie di cavilli amministrativi, legati alla mancata stipula di un nuovo contratto di servizio pubblico pari a 34 milioni di euro”.