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Vertenza ENI Viggiano, l’azienda “Nico” conferma il mancato rinnovo di 12 contratti a tempo determinato

Ieri mattina la Nico Spa, azienda siciliana operante all’interno del Centro Oli di Viggiano, che si occupa del risanamento ambientale, e con un organico di circa 70 unità, ha comunicato il mancato rinnovo di 12 contratti a tempo determinato, la cui scadenza era fissata per la data odierna. Questa la nota integrale della UILM della Basilicata:
“La vertenza della Nico ha inizio nei primi giorni di giugno, ma, come già più volte detto anche a mezzo stampa e nonostante la posizione di Eni circa una riduzione delle attività in maniera strumentale, aveva portato a piccoli passi in avanti riassumendo 4 lavoratori il cui contratto scaduto ad inizio giugno era stato rinnovato fino al 30 settembre, e rinnovando fino al 24 luglio altri 4 contratti scaduti a fine giugno.
Si è cercato dunque in queste settimane, garantendo l’occupazione di tutti i lavoratori, di sensibilizzare tutte le parti, a partire da Eni, dalla Regione Basilicata e dalla Nico per ricercare soluzioni non più transitorie ma strutturali, che garantissero il futuro ed il lavoro delle maestranze coinvolte.
Purtroppo oggi constatiamo che nonostante gli impegni sindacali, chi deve garantire la tenuta sociale del territorio della Val d’Agri non ha fatto nulla, anzi, ancora una volta il mancato rinnovo delle concessioni viene pagato dai lavoratori, la finta crisi legata al prezzo del barile e non solo, perché dietro questa vertenza si sono innescate posizioni trasversali che non hanno lavorato per il bene dei lavoratori ma per puntare il dito contro quelle associazioni di categoria che giorno dopo giorno, stando a stretto contatto con i lavoratori, hanno deciso di non arrendersi al ricatto di alcuni dei poteri forti che governano e hanno governato la nostra Regione.
Noi diciamo a lor signori, ad Eni e a tutti coloro che vanno contro il bene dei lavoratori, come UILM di Basilicata, come sempre nella massima trasparenza, che in questo mondo ‘muovere le montagne’significa non arrendersi, e nelle prossime ore insieme ai lavoratori, quelli veri, in carne ed ossa, metteremo in campo tutte le azioni necessarie non solo per risolvere la vertenza ma anche per dimostrare a quei poteri che la nostra Basilicata deve desiderare con la pretesa di avere una classe dirigente di qualità e spessore”.

 

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