Vertenza ex Gaudianello di Melfi, la Uil Uila preoccupata dopo la riunione del Tavolo di crisi
“Le notizie che circolano sul futuro dello stabilimento ex Gaudianello di Melfi (Gruppo Ami), dopo la riunione del Tavolo di crisi per il Gruppo Ami che si è svolta in videoconferenza il 28 dicembre scorso dal Ministero dello Sviluppo Economico, sono allarmanti: per lo stabilimento di Melfi si prevederebbe una riduzione di personale per il 30% delle attuali circa 90 unità”. A riferirlo sono il segretario regionale Uila-Uil Basilicata Gerardo Nardiello, e Rocco Coviello della segreteria Uila.
“Questa è un’ipotesi da rigettare e che vedrà il sindacato mobilitato a difendere tutti i posti di lavoro e l’unità produttiva. Bisogna ricordare ai manager del Gruppo che lo stabilimento di Melfi è stato già interessato dai processi di ristrutturazione aziendale ed ha già “dato”. Siamo comunque in attesa del parere del Tribunale di Milano che si dovrebbe esprimere, sull’accettazione o meno, tra il 14 e il 21 gennaio del Piano concordatario del Gruppo, segnato da una consistente esposizione finanziaria in aggiunta a molte altre difficoltà del Gruppo”, continuano i dirigenti della Uila.
Nell’incontro del 28 dicembre l’azienda aveva confermato che il Piano riguarda tutto il perimetro nazionale del Gruppo, in quanto non prevede dismissioni di nessun sito produttivo, ma una ristrutturazione complessiva. Due sono i soci che entreranno con l’apporto di nuovo capitale, investitori da loro definiti di “importante rilievo industriale”; si tratta di un soggetto investitore italiano affiancato da un importante soggetto finanziario americano, che entreranno a far parte della compagine societaria solo in seguito all’omologa del giudice.
“Bisogna tenere alta l’attenzione sulle sorti dello stabilimento di Melfi anche da parte della Regione”, ha detto poi Nardiello.