Vertenza Lazazzera, la nota della Fisascat Cisl
La segretaria generale della Fisascat Cisl Basilicata, Aurora Blanca, interviene sulla situazione dei lavoratori dell’istituto di vigilanza Lazazzera che nei giorni scorsi ha comunicato l’interruzione delle attività a partire da oggi, 31 ottobre. In una nota inviata alla prefettura di Matera e agli enti pubblici utilizzatori, Regione Basilicata e Asm, la sindacalista segnala una serie di criticità. In particolare, “sulla scorta di un accordo con Confapi l’istituto di vigilanza cui l’Asm ha affidato temporaneamente il servizio – spiega Blanca – ha assunto un parte dei lavoratori con contratto a tempo determinato solo fino al 20 novembre e a condizioni peggiorative rispetto al precedente contratto con Lazazzera, al quarto livello e senza gli scatti di anzianità maturati. Una soluzione discutibile – fa notare la segretaria della Fisascat – in quanto priverebbe i lavoratori del diritto alla clausola sociale prevista dalla normativa regionale e dal contratto nazionale in caso di ulteriore cambio di appalto. Da qui la nostra richiesta rivolta alla prefettura e agli enti utilizzatori di rispettare il contratto nazionale e di verificare la possibilità di applicare la clausola sociale alla scadenza dell’affidamento temporaneo”.
Problemi si registrano anche per la parte dei vigilantes impiegati sugli appalti privati. “Al momento la gran parte è senza occupazione – spiega la sindacalista – poiché le aziende utilizzatrici hanno già affidato il servizio di vigilanza ad altri istituti, questo nonostante la disponibilità manifestata dalle organizzazioni di categoria al tavolo prefettizio della scorsa settimana, inoltre si registrano alcuni casi di lavoratori riassunti nel privato con contratto di portierato al posto del precedente contratto di vigilanza. Il nostro obiettivo è non lasciare nessuno a piedi e assicurare a tutti la possibilità di un lavoro sano, cioè a tempo indeterminato, e scongiurare il cannibalismo del mercato dove professionalità e competenze vengono cancellate con un tratto di penna. Per questo abbiamo chiesto un incontro alle due società subentranti Metronotte e La Ronda del Materano al fine di trovare soluzioni in grado di garantire i diritti dei lavoratori”