Vertice a Taranto per una verifica tecnico-giuridica sull’Altoforno2 Ilva
Vertice presso la Procura di Taranto per una verifica tecnico-giuridica sull’Altoforno 2, teatro dell’incidente che costò la vita a Alessandro Morricella. E’ quanto avvenuto ieri, su decisione del Procuratore della Repubblica di Taranto dottor Carlo Maria Capristo, che si è confrontato con il pool di magistrati che si occupa di ambiente e di infortuni sui luoghi di lavoro.
L’incontro è stato reso necessario anche e soprattutto alla luce dell’annullamento, a parte della Corte costituzionale, del decreto salva-Ilva del 2015 che ha attinenza primaria con quell’impianto. La morte di Morricella aveva portato ad una lunga serie di questioni sulla sicurezza, con posizioni contrapposte; da una parte la Procura della Repubblica, che sul caso-Morricella aveva aperto l’inchiesta diretta dal pubblico ministero inquirente dottoressa Antonella De Luca, che spingeva per l’osservanza di una serie di prescrizioni anche rigorose per evitare pericoli per altri lavoratori, dall’altra, invece, la gestione commissariale dello stabilimento siderurgico che, attraverso l’esame di un proprio esperto, nel caso specifico il consulente dell’Ilva professor Carlo Mapelli, aveva puntato a sostenere che quell’incidente aveva avuto natura eccezionale. Di conseguenza, secondo la prospettazione del consulente di parte, la sicurezza nell’impianto sarebbe stata garantita attraverso l’adempimento delle prescrizioni dell’Aia.