Nuovo Vescovo della Diocesi di Melfi, il comunicato del consigliere Pace
Alla nuova guida spirituale della diocesi di Melfi-Rapolla e Venosa, mons. Ciro Fanelli le più vive felicitazioni e congratulazioni per la nomina a vescovo della nostra storica diocesi. La sua presenza, con il rafforzamento di quelle radici cristiane su cui si basa il nostro vivere sociale, contribuirà ad avvicinare la nostra comunità al magistero della Chiesa e rinsaldare i sentimenti di carità e fede insiti nel nostro popolo. Saremo vicini al nostro nuovo Vescovo nell’opera pastorale che lo attende e al contempo, con sincera riconoscenza, salutiamo mons. Todisco che, in accordo con con il Santo Padre, ha deciso di continuare la sua opera redentrice nelle missioni dell’America povera e bisognosa. Sono certo che mons. Fanelli saprà condurre la Chiesa melfitana con l’amore di un vero pastore e saprà anche essere una guida autorevole per l’intera comunità civile lucana. La stima e l’affetto dimostrata dalle istituzioni e dai tantifedeli presenti alla cerimonia ufficiale tenutasi sabato scorso davanti la cattedrale di Melfi sono la cartina di tornasole di un popolo che cammina al fianco della Chiesa e dei suoi pastori attingendo agli insostituibili valori fondanti e inviolabili della persona, del diritto alla vita, il rispetto per il prossimo e della parola di Dio. Consapevoli che il cristianesimo, con il suo messaggio morale e
la sua azione sociale, ha influito e influenza tutte le espressioni della cultura, fin da ora ci impegniamo a sostenere la nuova guida spirituale della nostra diocesi in modo incondizionato, ben consapevoli del delicato momento in cui versano le istituzioni. Non ci stancheremo di sostenere i rappresentanti della Santa Chiesa che, con non poche difficoltà, diffondono il verbo della fede e dell’umanità. Le attestazioni di stima per l’ottimo lavoro svolto nella diocesi di Lucera-Troia sono un buon viatico anche per la comunità del Vulture-Melfese, storicamente tra le più dinamiche e accoglienti. La Basilicata aperta e inclusiva (Capitale europea della Cultura), e foriera di incontro tra civiltà apparentemente diverse, attraverso la Conferenza episcopale lucana e il contributo di mons.Fanelli, può continuare a rappresentare un avamposto nell’accoglienza e nel rispetto del diverso, senza mai derogare alle esigenze della sicurezza e ad uno sviluppo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e dell’uomo. La diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa, anche per sua conformazione geografica e tessuto sociale, è territorio di frontiera e di incontro interregionale, in cui la Chiesa deve continuare nel suo lavoro missionario di integrazione e di divulgazione della parola di Dio. Insieme possiamo recuperare e rilanciare la dimensione della comunità dentro la quale l’individuo agisce e vive secondo i principi di solidarietà e fratellanza in un contesto sostanzialmente sano ma che ha continuo bisogno di essere stimolato. A mons. Fanelli l’onere della guida di una comunità cattolica che affonda le sue radici nella storia millenaria e che può vantare i natali di diversi beati e, soprattutto, un popolo con un solido bagaglio di fede.
Aurelio Pace