Vestas Blades, l’azienda mostra chiusura totale circa la stabilizzazione dei contratti in scadenza
C’è grande amarezza tra i lavoratori di Vestas Blades per la chiusura totale mostrata
dall’Azienda circa la stabilizzazione dei contratti in scadenza. Da tempo le organizzazioni sindacali chiedono certezze occupazionali, in relazione al futuro dei 333 lavoratori somministrati, per i quali si richiede un percorso di stabilizzazione. Delusione emersa durante le assemblee conclusesi giovedì pomeriggio, durante le quali si è toccata con mano la difficile situazione, aggravata dall’accanimento al profitto mostrato da Vestas Blades che, pur confermando buoni volumi produttivi per il 2018 – pari a 1311 pale V.112 e V.117 – non intende confermare i lavoratori somministrati in scadenza di contratto.
Fim, Fiom, Uilm e Fismic hanno incontrato i lavoratori per spiegare i contenuti delle recenti riunioni tenute in Confindustria, il 16 ottobre, e in Regione, il 23 ottobre, con la Task Force presieduta dal dott. Caroli, alla presenza dell’azienda Vestas Blades. Un atteggiamento davvero incomprensibile quello assunto dall’azienda, che vede Fim, Fiom, Uilm e Fismic ancora una volta si trovano a gestire una situazione delicata del territorio, sotto il profilo sociale. Come verificatosi in altre circostanze, il territorio ionico diventa terra di conquista da parte delle multinazionali che, dopo aver ricavato i propri utili, senza alcun indugio, disseminano disoccupazione.
Motivo per cui le organizzazioni sindacali e la Task Force regionale hanno chiesto un incontro ai vertici di Vestas Blades. Di fronte a mancati impegni Fim, Fiom, Uilm e Fismic, con i lavoratori di attivare azioni di mobilitazione.