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Visita del Ministro Lezzi, Giordano (Ugl) su Matera Capitale Cultura

“Si è giunti alla fine, la fase di fidanzamento è conclusa, Matera non può essere una sposa con le scarpe sbagliate, non si può scherzare! Come ogni sposa ha la sua scarpa del cuore o, per meglio dire, per ogni sposa c’è una scarpa perfetta, capace di renderla meravigliosa, sostenerla e valorizzarla per l’intera giornata del matrimonio, anche la Basilicata doveva coronare questa festa collettiva sapendo approfittare spendendoli bene i bei milioni di euro assegnati alla città. Ma così non è stato”.

 E’ quanto ha sostenuto Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl di Matera per l’occasione della venuta a Matera del Ministro della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno, Barbara Lezzi.

 Per il sindacalista, “doveva essere l’occasione giusta per dare risposte anche a tutte le persone che sono in mobilità, ex lavoratori di imprese che hanno chiuso i battenti dopo aver usufruito di contributi regionali e statali. Per l’Ugl – aggiunge – fa sorridere a Matera sapere che in Italia si dibatte di alta velocità o alta capacità quando in Basilicata il treno non c’è oppure è lentissimo. Matera 2019 doveva caparbiamente significare anche risolvere la situazione occupazionale e produttiva che da anni investe la Basilicata, indispensabile ridefinire con estrema chiarezza il ruolo degli osservatori provinciali sulla reindustrializzazione, conditio sine qua per il rilancio definitivo di tutto il territorio, cuore e motore del nostro futuro economico. L’evento Matera2019 doveva rappresentare metaforicamente la porta verso il Metapontino e le spiagge joniche, essere un contenitore culturale, necessariamente occasione unica di sviluppo e valorizzazione della intera Provincia. A Matera è toccato un importante riconoscimento, doveva essere sfruttato affinché si aprissero prospettive di sviluppo e la governance regionale doveva saper governare per utilizzare nel migliore dei modi questa occasione: lavorando per far diventare la capitale europea della cultura 2019 un esempio virtuoso di nuova programmazione e di utilizzo al meglio delle risorse comunitarie le quali, ben imponevano una svolta rispetto a quanto accaduto nel periodo precedente. Il Ministro deve pur sapere che diverse sono state le indicazioni date dall’Ugl su come mettere a profitto il patrimonio storico, artistico e culturale di Matera e dei suoi Comuni, ridefinendo e rimodulando l’impianto di programmazione della Giunta regionale, adeguandolo alle novità intervenute negli ultimi tempi e per affrontare la scadenza di Matera 2019. Il turismo, la cultura di tutti i comuni della provincia, ricchi di preziose opere storico–culturali, andavano da tempo valorizzati, ricordando che Matera, senza il territorio che lo circonda, è ben poca cosa. Occasione persa per uno straordinario volano di crescita economica ed occupazionale: La cultura è un percorso di conoscenza, la Basilicata ha sempre lottato perché la nostra città conservasse la sua identità, a partire naturalmente dai Sassi. Ora è una città che emoziona, stimola, fa pensare, e dalla frustrazione dell’appartenenza di qualche decennio fa siamo passati all’orgoglio dell’appartenenza. Concetti nobili che però, senza treni e aeroporto, da soli non bastano a far crescere la provincia. Binomio turismo/cultura – prosegue – doveva essere uno straordinario volano di crescita economica e occupazionale, ma la realtà è che ci sono forti carenze strutturali e amministrative per valorizzare al meglio le risorse che abbiamo. Certamente va servita: come si può essere capitale europea della cultura se non abbiamo strade e binari? Servono 58 chilometri di strada e una rete ferroviaria efficiente e dove l’obiettivo di tutti è rendere nel 2020 accessibile la città ma, soprattutto, creare occupazione: solo dietro gli investimenti c’è l’occupazione. Il ruolo che la Regione doveva assumere negli anni con Matera capitale europea della cultura 2019 era quello per il potenziamento dei collegamenti ferroviari nel quadrilatero Potenza-Matera-Bari e Foggia. Solo così – conclude Giordano – per l’Ugl poteva avvenire il vero rilancio di una Regione per troppo tempo trascurata ed esclusa dai piani di potenziamento della mobilità di persone e merci, condizione indispensabile per il suo concreto sviluppo economico e culturale: occasione persa che ora rischia d’essere solo una baldoria ludica. L’Ugl continua come sempre – prosegue Giordano – a denunciare che non servono slogan, tavoli, task force ma necessita un’attenzione alla situazione economica ed occupazionale delle famiglie colpa del fallimento della politica industriale lucana. A Matera è toccato un prestigioso riconoscimento finanziario – afferma ancora il segretario Ugl -, questa Amministrazione Comunale a firma De Ruggieri non è stata capace nel dare risposte e soddisfazioni al territorio, sfruttando tale opportunità affinché tutto il materano risultasse volano di prospettive e sviluppo dove anche la governance regionale doveva saper programmare e governare per utilizzare nel migliore dei modi questa occasione. Questo caro Ministro, doveva essere il momento giusto per il rilancio del territorio – conclude Giordano -, puntare su Matera tutto il Sud giocava parte della credibilità e del suo futuro”.

Ufficio Stampa Ugl Basilicata

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