Visita di Monsignor Ligorio alla sede del parco dell’Appennino Lucano
L’arcivescovo metropolita della diocesi di Potenza, Mons. Salvatore Ligorio, ha fatto visita questa mattina alla sede del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano a Marsico Nuovo, per portare gli auguri di Natale e incontrare dirigenti e dipendenti. Ad accoglierlo all’ingresso è stato il presidente del Parco Domenico Totaro, che lo ha accompagnato nella visita della sede, un tempo luogo religioso, e gli illustrato caratteristiche e problematiche del Parco. Insieme a Totaro hanno accolto il vescovo i rappresentanti degli organi di vertice del Parco, alcuni sindaci e il Corpo Forestale dello Stato.
Subito dopo i saluti Mons. Ligorio ha presieduto la celebrazione della santa messa nella chiesetta della Madonna del Carmine, che fa parte del dell’ex complesso Benedettine, e che oggi ospita la sede dell’Ente. Alla celebrazione hanno preso parte anche tutti i dipendenti.
Nel suo saluto, il presidente Totaro, ha fatto presente al vescovo le difficoltà che attanagliano oggi la Basilicata e in particolare le aree interne, delle quali il Parco è un presidio, sottolineando soprattutto “la mancanza di lavoro che rappresenta la piaga più drammatica delle comunità lucane. In particolare per i giovani –ha detto Totaro- le opportunità di trovare un’occupazione nella propria regione sono sempre più risicate, anche se molti di loro raccolgono la sfida e rimangono nei nostri borghi puntando sulla valorizzazione e sulla messa a capitale del nostro grande patrimonio naturale e paesaggistico.” Citando Papa Francesco, poi, il presidente ha proseguito sottolineando il “l’importanza del passaggio da un’ecologia dell’ambiente, che coinvolge solo l’aspetto naturalistico, a un’ecologia sociale e umana, che riguarda invece i rapporti e le sinergie virtuose tra le persone e i gruppi”.
Nell’omelia Mons. Ligorio ha sottolineato il valore delle relazioni umane nell’ambito dei luoghi di lavoro, relazioni, ha detto il presule “che vanno fondate sulla collaborazione, sul senso della giustizia e sul rispetto reciproco. Tutti valori che devono essere fondati sul senso cristiano della vita, e che fanno del lavoro un cammino di fede e di amicizia.” Passando all’aspetto più strettamente ambientale, Mons. Ligorio ha raccomandato di “non perdere mai il senso dello stupore di fronte alla bellezza del creato, soprattutto in un’area come questa –ha detto- che è unica per bellezza e ricchezza di natura”.
Al termine dell’incontro il vescovo ha firmato il libro d’onore degli ospiti lasciando un suo pensiero di incoraggiamento a proseguire nel percorso intrapreso di salvaguardia e valorizzazione delle bellezze di questa parte di Basilicata.