Vito Santarsiero a Ravello per ricordare Beato Bonaventura
Il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, come da tradizione consolidata, il 16 ottobre si recherà a Ravello (SA) per accendere la lampada davanti alla tomba del Beato Bonaventura (nato a Potenza nel 1651), aprendo così le celebrazioni del terzo centenario della morte, avvenuta nel 1711. Lo ha annunciato lo stesso Santarsiero, aggiungendo che “per chi ha l’onore di rappresentare la città, questo è sempre un momento di forte emozione che si consuma tra centinaia di fedeli che puntualmente ogni anno da Potenza giungono a Ravello per testimoniare la profonda religiosità del popolo potentino e la sua grande devozione nei riguardi del Beato. Fra Bonaventura, con la sua predicazione ed il suo apostolato di frontiera al servizio degli ultimi, rappresenta un esempio ed un riferimento fondamentale nella nostra società,sempre più bisognosa di azioni e di solidarietà a favore delle vecchie e nuove povertà. Siamo convinti – ha aggiunto Santarsiero – che il nostro Santo sia stato costruttore di storia sia per i credenti che per i non credenti. Nell’orgoglio di essere città natale del Beato, sappiamo di dover vivere tale sentimento innanzitutto come impegno a riconoscerci nel suo insegnamento. Egli ci chiama, cittadini ed istituzioni, ad un sistema di valori di altissimo profilo invitandoci ad essere veri operatori di pace, giustizia, solidarietà nonché ad essere come Lui al servizio degli ultimi e dei più bisognosi.”
Fra Bonaventura da Potenza, al secolo Carlo Antonio Gerardo Lavanda, nasce a Potenza nel 1651 in una modesta casa di una ‘quintana’ della città nelle vicinanze della Cattedrale di San Gerardo. Cresciuto e cresimato nel Convento cittadino di San Francesco, lascia, per il noviziato a Nocera Inferiore, la città di Potenza nel 1666 per non farvi mai più ritorno. Dopo una vita vissuta nell’area della costiera amalfitana e tutta spesa a servizio di Dio e dei fratelli, logorato dalle fatiche, chiude gli occhi a questa vita nel convento francescano di Ravello il 26 ottobre 1711. Sessantaquattro anni dopo Pio VI ne proclama la beatificazione in S.Pietro, il 26 novembre 1775.