MicroPostPugliaTurismo

World Press Photo Talks, dall’11 novembre al 7 dicembre nel teatro Margherita di Bari un ciclo di incontri per approfondire i temi più salienti del dibattito contemporaneo

Nell’ambito della più prestigiosa mostra di fotogiornalismo al mondo, World Press Photo Exhibition,giunta alla sua 66° edizione e ospitata per il decimo anno nel capoluogo pugliese, da sabato 11 novembre a giovedì 7 dicembre, torna la rassegna di incontri World Press Photo Talks, organizzata da CIME e curata da Vincenzo Cramarossa, consulente e comunicatore politico. Ospitato nella sala conferenze del Teatro Margherita di Bari, World Press Photo Talks si sostanzia in un ciclo di appuntamenti, aperti al pubblico, che approfondiranno i temi più salienti che animano il dibattito contemporaneo.

 

Dalle conseguenze prodotte dall’avvento della intelligenza artificiale nel mondo della comunicazione e dei media alla rivoluzione delle donne in Iran; dalla crisi climatica con un particolare approfondimento sullo stato di salute degli oceani fino all’analisi del contesto sociale in cui crescono e si formano le nuove generazioni. E ancora, dai fenomeni migratori scaturiti dall’esercizio del potere agli strumenti di repressione politica.

 

La rassegna accompagnerà la mostra fotografica fino alla sua chiusura con un fitto calendario di appuntamenti durante i quali, in compagnia di noti ospiti del panorama culturale contemporaneo e a partire dagli spunti forniti da World Press Photo Exhibition 2023, saranno affrontate tematiche di grande attualità. Tra questi anche vere e proprie lezioni universitarie aperte al pubblico, organizzate in partnership con l’Università degli Studi di Bari.

 

Dal 1955 World Press Photo premia il meglio del fotogiornalismo mondiale, selezionando gli scatti che raccontano le notizie più importanti occorse nell’anno precedente. Immagini fotografiche capaci di trasportare i visitatori in altri luoghi e altri contesti, a contatto con storie all’apparenza anche lontane, ma che diventano immediatamente vicine e accessibili. Una piccola e preziosa mappa visiva, utile ad orientarsi nel flusso di informazioni frenetico e asfissiante a cui chiunque è sottoposto: bombardato da immagini e stimoli provenienti dai mass-media e dai social network, il pubblico di ogni età e contesto socioculturale è sempre meno in grado di distinguere tra fatti e fake news, tra verità scientifiche e opinioni. Per offrire un ulteriore contributo alla comprensione di un quotidiano sempre più complesso, Cime sceglie quindi di affiancare alle immagini le voci, dedicando degli approfondimenti settimanali per fare il punto sull’attualità.

Quali sono i rischi connessi ad un utilizzo non regolamentato dell’intelligenza artificiale? Quale, in questo senso, il confine del diritto d’autore? Come distinguere le immagini (e quindi le notizie) create artificialmente da quelle reali? Con quali strumenti e prospettive le donne iraniane conducono la propria personale e collettiva battaglia per l’affermazione dei propri diritti? Quali sono le narrazioni e i contesti socioculturali nei quali si formano le coscienze delle nuove generazioni di oggi? A queste ed altre domande proveranno a rispondere i numerosi ospiti che si alterneranno sul palco della sala conferenze del Teatro Margherita, adiacente allo spazio espositivo, dall’11 novembre al 7 dicembre, tra i quali il docente, giornalista e scrittore Christian Raimo, l’attivista Pegah Moshir Pour, il giornalista e photo editor de La Stampa Nicolas Lozito e la portavoce e consulente legale della ONG Sea Watch Giorgia Linardi. Tutti i fine settimana artisti, giornalisti ed esperti dialogheranno tra loro e col pubblico, aiutandoci ad orientarci tra le più svariate maglie della realtà e delle sue infinite narrazioni.

 

Si parte sabato 11 novembre alle ore 18.30 con il talk dal titolo “Vero o verosimile? Il fotogiornalismo nell’epoca dell’intelligenza artificiale”, in compagnia di Nicolas Lozito, photo editor e giornalista de La Stampa, Claudio Riccio, creative strategist e docente di Etica della comunicazione.L’intelligenza artificiale generativa determinerà una grande trasformazione in molteplici settori, cambiando radicalmente il modo di produrre, di comunicare, di informarci, di relazionarci. La semplicità con cui milioni di persone possono realizzare immagini verosimili e realistiche e raccontare storie e fatti mai avvenuti, modificherà inevitabilmente il nostro rapporto con le immagini e con la verità. Tutto ciò è reso possibile da un enorme saccheggio perpetrato dalle corporation del mondo A.I. che hanno usato, senza autorizzazione e remunerazione alcuna, miliardi di immagini, incluso il lavoro di migliaia di fotografi professionisti in tutto il mondo. In questo contesto, dunque, quale il confine tra la verità e tutto ciò che può essere considerato verosimile? Come ci si difende dalle minacce che questo scenario comporta? Come si orienta il nuovo giornalismo ai tempi dell’intelligenza artificiale? Domande a cui i due ospiti cercheranno di dare una risposta a partire dagli spunti offerti proprio da alcuni “scatti” elaborati per l’occasione (tra questi, il reportage sullo sbarco della nave Vlora nel porto di Bari realizzato dallo stesso Claudio Riccio attraverso l’ausilio degli strumenti dell’A.I.) L’incontro sarà introdotto e moderato da Vincenzo Cramarossa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *