CronacaPuglia

Xylella, evitare speculazioni edilizie

Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano dichiara: “Dobbiamo ad ogni costo evitare che gli speculatori edilizi possano approfittare della eradicazione di ulivi a causa della Xylella per chiedere modifiche urbanistiche che trasformino i fondi a destinazione agricola in aree edificabili in larga scala.
“Occorre però evitare che questa intenzione finisca per danneggiare due volte gli agricoltori onesti che dopo aver dovuto subire l’eradicazione dei propri ulivi ammalati si vedono discriminati rispetto ad altri agricoltori che non hanno dovuto subire la malattia.
“Occorre trovare dunque la giusta proposizione tecnica della legge.
Purtroppo la legge 41/14 con la modifica che oggi era stata proposta dal consigliere Blasi, non avrebbe potuto evitare che il divieto di trasformazione a fini edificatori delle aree si estendesse ovunque in Puglia a causa dell’eventuale propagarsi pandemico della fitopatia.
“Si aggiunga che pregiudicare gli agricoltori che hanno subito l’eradicazione per xylella rispetto agli altri che avrebbero potuto continuare ad ottenere secondo la legge modifiche urbanistiche, avrebbe secondo noi violato platealmente l’art.3 della Costituzione e quindi il principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.
“Proporrò dunque al Consiglio regionale di introdurre una norma di pianificazione territoriale che nei casi di pandemia fitosanitaria, senza sottrarre la potestà pianificatoria che spetta in via esclusiva solo ai comuni, consenta di impedire operazioni speculative contrastanti con il PPTR e con le altre norme urbanistiche nazionali e regionali che mirano ad impedire il consumo di suolo agricolo.
“Riteniamo infatti di dover dar vita ad un sistema che consenta di evitare le speculazioni edilizie senza bloccare la ordinaria attività di pianificazione urbanistica che spetta solo ai comuni sotto l’indirizzo ed il controllo degli Uffici regionali.
“La discussione politica e tecnica è aperta ed il governo regionale concerterà con sindaci, associazioni, università ed imprese agricole il giusto equilibrio che dovrà assicurare il risultato desiderato senza commettere errori che impediscano il normale svolgimento della vita delle comunità”.

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