Xylella, l’assessore Di Gioia replica a consigliere Casili
La Regione Puglia chiede al Governo la emanazione di un decreto per rendere più agevole e rapido l’iter amministrativo per gli abbattimenti degli alberi dichiarati infetti. Ciò per baipassare vincoli e restrizioni di natura nazionale che di fatto impediscono o rallentano, assieme ai ricorsi al Tar, la possibilità di poter essere efficaci e tempestivi negli adempimenti per la rimozione delle piante malate. Questa è una posizione di ragionevolezza che andrebbe supportata da tutti gli attori istituzionali.
“Dal canto nostro – dichiara l’assessore all’Agricoltura Leonardo Di Gioia – abbiamo già migliorato le performance dei monitoraggi, mai tanto analitici e veloci, abbiamo provveduto ed informare sulle buone pratiche agronomiche da attuarsi, stiamo finanziando, unici, la ricerca scientifica, abbiamo gia estirpato centinaia di piante, ma non possiamo ancora superare il gap legato alle lentezze per la rimozione di molti alberi infetti situati in zone critiche, lentezze che sono invece ascrivibili a un sistema farraginoso di norme vincolanti aventi ad oggetto disparate materie quali, tra le altre, dissesto idrogeologico, beni paesaggistici e tematiche ambientali”.
“Leggo della posizione del consigliere Casili, che invece di supportare questa iniziativa di modifica legislativa nazionale forte anche della numerosa presenza di parlamentari del gruppo 5 stelle, coglie l’occasione per contribuire a quello sterile ed improduttivo dibattito sulle responsabilità della politica regionale nella diffusione della batteriosi. Casili, dapprima sostenitore delle posizioni più dubitative sulla presenza della Xylella, oggi sta cercando di recuperare credibilità e consenso con posizioni populistiche e finalmente scientificiste ma cercando di incolpare Emiliano e facendo leva su di un sentimento di sofferenza e frustrazione di una popolazione, quella salentina, che si vede spogliata di un bene prezioso, i propri ulivi, omettendo di ricordare che ad oggi a questa malattia non c’è rimedio e fingendo di non sapere che la scienza tutta ancora non indica soluzioni praticabili. Piuttosto che fare gli interessi della Puglia e collaborare per una pronta ed efficace soluzione amministrativa del problema abbattimenti sembra quasi compiacersi di tanta sofferenza, non perdendo occasione nei suoi comunicati quasi di tifare per la batteriosi, pur di dimostrare il fallimento della gestione regionale. A questo stile rispondiamo con il lavoro e tifando Puglia”.