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Xylella, Nardone: “La Regione non ha mai smentito dati su monitoraggi”

“La Regione Puglia non ha mai smentito i dati relativi al monitoraggio delle piante infette da Xylella fastidiosa: sono pubblicati sul sito web, sono ufficiali e comunicati, tra l’altro, al Ministero e all’Unione europea”. Lo dichiara il Direttore di Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone, commentando quanto pubblicato da un quotidiano nazionale.
“La Struttura regionale ha condotto un’importante azione al fine di verificare la presenza della Xylella fastidiosa sul proprio territorio. Ad oggi, oltre 150.000 ettari sono stati monitorati in maniera certosina. Trenta chilometri di territorio passati al setaccio con tanto di analisi di laboratorio di centinaia di migliaia di piante. Pensavo fosse giusto porre all’attenzione della pubblica opinione questi dati, frutto del lavoro dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia in collaborazione con tanti soggetti (Arif, Innovapuglia e laboratori di tutta la Puglia, da Lecce a Foggia). Purtroppo le notizie apparse ultimamente sulla stampa conducono l’attenzione altrove. Per cui – precisa Nardone – occorrono alcune chiarimenti” .
“Nel merito di quanto apparso su articolo stamane (ndr ‘Il Fatto quotidiano a firma di Laura Margottini, dal titolo ‘Xyella, la Regione Puglia ora smentisce i suoi stessi dati’) è doveroso chiarire che non mi sono mai espresso sul nesso tra malattia  (disseccamento rapido della pianta) e causa (Xylella).  Lascio alle dispute scientifiche la dimostrazione che gli ulivi malati siano causati dalla Xylella fastidiosa o da altro. Smentisco anche di aver trasferito l’informazione che le piante sintomatiche fossero malate. Ho erroneamente comunicato alla giornalista che le 1536 piante monitorate in area infetta fossero sintomatiche. E di ciò mi sono correttamente scusato con lei. Ma mai ho veicolato l’idea che le piante monitorate con sintomi fossero malate. Non avrei potuto perché i sintomi che si osservano sono generici, spesso si tratta di lievi  bruscature fogliari più o meno estese. Considerarli come premesse di un rapido disseccamento della pianta potrebbe essere come dedurre da un semplice starnuto la presenza di una seria polmonite”.
“Pertanto – conclude il direttore Nardone – non devo smentire, perché mai asserito, il seguente sillogismo: 1) tutte le piante sintomatiche sono malate, 2) il 6% delle piante sintomatiche presenta la Xylella, 3) la Xylella, quindi, spiega solo il 6% della malattia. Mi dispiaccio solo per l’uso strumentale che è stato fatto su un tema delicato e che riguarda non solo il nostro paesaggio rurale e la nostra economia, ma le persone e le identità dei nostri luoghi”.

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