Xylella, pronti gli indennizzi per gli Enti impegnati nella lotta al batterio
Firmato dal Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali il decreto che abilita la Regione Puglia a concedere i contributi previsti dal Piano straordinario per la rigenerazione del territorio pugliese colpito da Xylella per le azioni di contrasto al vettore e di eliminazione delle fonti di inoculo. Lo rende noto l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia.
“Sebbene non ancora attuativo perché sottoposto al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti, il tanto atteso provvedimento ci mette nelle condizioni di predisporre tutti gli atti necessari per compensare i costi sostenuti per contrastare la diffusione del patogeno. Gli indennizzi previsti – precisa l’assessore – interessano le aree delimitate indicate nel Piano d’azione per il contenimento della Xylella, approvato dalla Giunta Regionale lo scorso 6 aprile, e saranno destinati prioritariamente, come da decreto, agli Enti pubblici.
“Il provvedimento – sottolinea – è stato più volte richiamato nelle occasioni di confronto con i portatori di interesse, in particolare con le associazioni e l’ANCI regionale. I contributi saranno assegnati in funzione della superficie territoriale, dell’estensione della rete viaria e dei canali da sottoporre a controllo del vettore. Saranno rimborsate le spese per le lavorazioni dei terreni, essenziali per contrastare la diffusione delle forme giovanili della cosiddetta ‘sputacchina’ e quelle sostenute per la lotta agli adulti da tenersi a partire dalla fine del mese di maggio”.
“Ricordo che, così come previsto dal Piano di Azione contro la Xylella, è obbligatorio attuare una lotta alle forme giovanili su tutto il territorio regionale mentre il contrasto alle forme adulte è inderogabile solo nelle aree soggette a sorveglianza. Siamo lieti di poter offrire un’ulteriore forma di sollievo al nostro territorio ma è comunque opportuno rimarcare – conclude l’assessore Pentassuglia – l’importanza di un’azione comune e tempestiva per limitare quanto più possibile l’avanzata del patogeno, al fine di tutelare quanto più possibile la nostra agricoltura e il nostro paesaggio”.