Zooprofilattico di Puglia e Basilicata, stabilizzati 32 operatori della ricerca
L’iter di stabilizzazione dei Ricercatori e Collaboratori della Ricerca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, avviato nei primi giorni di marzo 2024, si è oggi concluso, “consentendo – spiega il Dg Antonio Fasanella – di raggiungere un traguardo importante per molti dipendenti inseriti nella cosiddetta ‘Piramide della Ricerca’, che da anni attendevano questo momento”.
“Proseguiamo – dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – nel processo di rafforzamento di tutte le strutture sanitarie e di ricerca, puntando prima di tutto alla qualità del lavoro dei professionisti impegnati. L’istituto Zooprofiliattico di Puglia e Basilicata è inserito a pieno diritto nella rete della sanità pugliese: ha collaborato durante la pandemia Covid nell’esame dei tamponi per la ricerca del virus e continua a dare un apporto significativo nella tutela della salute in importanti ambiti come quelli delle analisi, della sicurezza alimentare e quello veterinario, risultando una vera eccellenza nel settore”.
La normativa stabilisce che gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, dal1° luglio 2023 al 31 dicembre 2025 possano assumere a tempo indeterminato, nella posizione economica acquisita, personale della Ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria in possesso di specifici requisiti. L’iniziativa, che ha permesso la stabilizzazione di 32 professionisti (13 Ricercatori e 19 Collaboratori di Ricerca), è stata possibile grazie alla sinergia tra la Direzione Generale, Direzione Amministrativa, Direzione Sanitaria e al proficuo lavoro degli uffici.
“Abbiamo agito subito per consentire a tutti i nostri Ricercatori e Collaboratori della Ricerca di ottenere finalmente un posto a tempo indeterminato – ha aggiunto Fasanella – oggi è stato portato a termine il primo ciclo del processo delle stabilizzazioni ed è in programma un secondo ciclo previsto per il 2025. Il percorso per raggiungere l’obiettivo della stabilità professionale del personale della ricerca sanitaria negli IRCCS pubblici e IIZZSS è stato lungo e controverso ma alla fine ce l’abbiamo fatta”